Le borchie a punta di Alexander McQueen

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Nero totale eccetto che per le borchie, che invece sono d’oro: senza un’immagine di supporto sembrerebbero un paio di Rockstud come ne abbiamo viste tante e invece queste scarpe le firma Alexander McQueen alla cui estetica appartengono più di quanto le borchie non facciano parte del dna di Valentino. Anche se ormai sono anni che se ne serve.

Declinati in pelle sia per gli interni che per gli esterni, queste scarpe sono realizzate rigorosamente in Italia come nelle abitudini di moltissime maison internazionali. E la qualità si vede tutta. In ottone sono invece gli elementi decorativi.

Le grosse borchie punteggiano i due listini sottili che costituiscono l’intero sandalo dalla tomaia decisamente minimal, senza la loro presenza lucente. Lucente e puntuta perché qui le borchie non optano per l’ovvia forma a piramide o a bottone, scelgono invece di farsi spuntoni aguzzi.

La punta è quadrata, super geometrica, e il tacco è geometrico a sua volta ma a modo suo perché diventa una linea diritta optando per la forma a chiodo. Che per di più è nello stesso metallo oro e lucido delle borchie.

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