Prendi la struttura di base delle Converse più classiche: in tela, alte alla caviglia, allacciate con una semplice stringa. In questo caso però le stringhe sono a coda di topo anziché a fettuccia, e per di più nere come il resto della tomaia.
Tanta essenzialità serve a far risaltare maggiormente il punto focale di questa scarpa che sta tutto nella suola. Se già la suola in gomma a contrasto delle Converse era subito riconoscibile per il suo colore bianco, qui diventa ancora più evidente.
Ciò accade perché oltre a profilare tutta la scarpa, rinforzando come da tradizione anche la punta, la suola si fa più alta, quasi trasformasse la sneaker in una flatform shoe. In più sotto si seghetta a creare la suola a carrarmato.
Si tratta di un elemento costruttivo che siamo più abituati a vedere sotto un paio di anfibi, comunque sotto una scarpa ben più massiccia di un paio di sneakers, tanto più se si tratta delle Converse in tela. Il contrasto quindi è ancora più deciso ed efficace. E sì, ci piace. E a voi?
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