Monoblocco a dir poco questi ankle boot che per quanto bizzarri, decisamente distanti dall’idea di eleganza e femminilità corrente, attirano l’attenzione e incuriosiscono. Per l’uso della tomaia che avvolge letteralmente il piede ma anche per l’uso dei volumi, così studiati, tondeggianti, senza spazio per null’altro che per le loro forme pervasive.
L’unica apertura visibile è quella che accoglie il piede dall’alto, ma l’unica linea della scarpa si spezza, infrangendosi come un’onda, anche e anzi soprattutto sulla suola. Somiglia proprio ad un’onda di oscura gomma nera che imita le suole degli anfibi esagerandone le forme con un carrarmato assai deciso. Sono di Camilla Skovgaard. Impegnative, non trovate?
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