Il cut-out di Neil Barrett

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La prima cosa che noto di questi sandali dalle pretese di ankle boot è l’assenza di platform, nonostante il chiasso dei colori e della lavorazione cut-out tentino di sviare l’attenzione da quel punto.

È un vantaggio non trascurabile, in questo periodo in cui di platform s’è fatto a dir poco indigestione e abuso. Certo ciò non depone a favore della comodità accentuando la curva cui è costretto il piede, ma forse ne trae vantaggio la femminilità della calzatura.

La lavorazione cut-out, dicevamo: un altro must delle ultime stagioni, che ha permesso di ibridare modelli all’apparenza distanti tra loro, addirittura incompatibili come il sandalo e lo stivaletto, felicemente riuniti nel sandal boot.

Ci piace anche per via dei colori prescelti, un viola non troppo elettrico, un bellissimo turchese acqua e un più discreto grigio con virate taupe, sanno sottolineare i giochi decorativi della tomaia. La firma? Neil Barrett.

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