Alto platform che non disturba neanche chi come me non ne ama spesso la presenza perché si mimetizza bene nell’insieme quasi monocromo e perché ha un senso preciso nell’economia della scarpa, che perderebbe il proprio status di sandalo deciso e massiccio se deprivato di quell’elemento.
È Tory Burch a firmare questi sandali dalle fasce ampie e ricoperte d’animalier, quel serpente che è stato uno dei diktat di primavera che intende mantenere il proprio primato strappato alla stampa leopardo anche per la prossima stagione.
I colori spaziano dal taupe al marrone, senza alcuna deroga dall’area cromatica dei beige, dunque benché appariscenti per forme e texture sono molto più versatili di quanto non si direbbe.
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