In genere chi ha avuto una volta nella vita un paio di Dr Martens (o, come abbiamo detto tutti da teenagers, “Dottor Martins”) non le abbandona più, tenendole fedelmente nella propria scarpiera come la calzatura giusta per tutte le occasioni un po’ particolari: devo camminare tutto il giorno per le stradine di montagna; piove a dirotto e voglio scarpe ben isolate; nevica ma coi MoonBoot non mi ci faccio vedere manco morta; o semplicemente stamattina mi sono svegliata troppo stanca per truccarmi, figuriamoci per mettere i tacchi.
A differenza degli anni in cui la sottoscritta era un giovane virgulto, però, gli anfibi per eccellenza non esistono più soltanto nelle classiche tinte unite – i più gettonati nei ’90 erano neri, blu e bordeaux -, ma si presentano anche in veste più frivola, per conquistare i piedi di tutte le irriducibili dell’esplosione di colori. Abbiamo infatti a possibilità di vedere le Dr Martens prodotte in tandem con l’istituzione del fashion design giapponese Yohji Yamamoto – il quale ha esternato il suo amore per l’anfibio anche nella sua collezione A/I 2007/2008 che apporta un contributo estremamente vitale al Dr Martens footwear.
Pellami di altissima qualità rilucenti di motivi ispirati alle fantasie dei kimono, con la riproduzione di stampe create personalmente da celebri disegnatori di capi tradizionali giapponesi. Per uno sprazzo di vitalità anche per le più metallare tra noi (e badate che parlo solo al femminile perché appartengono alla woman collection P/E 2008). Che dire? Se andate a pogare ai concerti dei Metallica, ma nel cuore vi sentite un po’ geishe, questi fanno per voi!
Via | Trashbagagaesthetics
You must be logged in to post a comment Login