È curioso come spesso siano i dettagli a fare la differenza e a quale marginale spazio venga loro concesso il più delle volte, quando ci si concentra sul modello di un accessorio o su taglio di un capo, prestando attenzione ai particolari solo nella misura in cui diventano appariscenti. O presenti in dosi massicce. Come nel caso del velcro sulle calzature che ultimamente spopola letteralmente, pur con tutta la discrezione di cui è esemplare rappresentante.
D’altronde perché stupirsi, se bottoni, cerniere e spille sono stati protagonisti delle passerelle a turno per tanto tempo, era pur ora che toccasse al velcro, tanto comodo quanto versatile e ingiustamente relegato – fino ad ora – alle sole calzature sportive o alle chiusure da nascondere.
Nell’immagine tratta da Fashionologie una teoria di scarpe che non si vergognano di mostrare il più povero dei materiali sul più griffato dei modelli: nell’ordine hanno scelto il velcro Pierre Hardy, Alexandra Neel, Alessandro Dell’Acqua, Aldo Felornda e Pedro Garcia (particolare nella foto in basso). Sullo sfondo, invece, un’immagine della campagna pubblicitaria di Belstaff con Anja Rubik.
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