L’horsebit non manca mai, ma qui è il monogramma a sparire (finalmente) in favore di una concezione che pur rispettando il modello più classico di Gucci – notate la somiglianza con la Jackie’O? – rivisita i dettagli decorativi e sceglie un’allure più techno. Non a caso il nome della linea è appunto Techno.
Archiviati, anche se temporaneamente, banda rosso-verde e monogramma, e destrutturato l’horsebit stesso in chiave futuristica, la borsa si presenta in tutta la sua contemporaneità e condivide con griffe che già da tempo si sono rivolte all’avanguardia (pensiamo a Balenciaga e Balmain, per esempio) il gusto per l’esplorazione.
L’ancora al passato è ben salda, e si nota, ma concediamo a Gucci il riconoscimento di averci almeno provato.
Via Pursepage
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