Tutte le borse della primavera-estate 2009 viste a Parigi

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L’inverno è appena arrivato ma non è certo prematuro iniziare ad orientarsi per cogliere tendenze e stili delle prossime stagioni, specie per ciò che riguarda gli accessori, già protagonisti di passerelle e sogni e presto al braccio delle prime star che le sceglieranno per esibirle come feticci o talvolta addirittura con un’imperdonabile indifferenza. Noi siamo già pronte in attesa che i gioielli di pelletteria più desiderati dalle donne arrivino nei negozi. Ecco il meglio delle sfilate parigine.


È Chanel a sorprendere, con borsette in pelle che imitano in tutto e per tutto le shopper in cartoncino della storica boutique in Rue Cambom, accanto al più tradizionale matelassé ma rivisitato come custodie per chitarre per scampagnate metropolitane o sulla celebre 2.55 con catenella invertita, agganciata al lato della borsetta. Il genio creativo di Karl Lagerfeld non si smentisce. L’aveva già dimostrato sulla propria passerella, con la borsa che ripete il suo volto in effigie.


Tradizione e innovazione anche da Hermès, che ripropone i modelli più tradizionali in cocco lucido ma che si portano a mano come pochette e non più al braccio. E che rivisita la valigia rigida portandola in passerella come una normale borsa da giorno. Un tocco folk è affidato alle frange. I colori sono sempre neutri.


Afferrano la borsa con piglio deciso ignorando i manici, pur presenti, anche le modelle di Miu Miu, che predilige il bauletto come forma ricorrente nei suoi modelli e che punta sui materiali – cocco, serpente, pelli lucide a specchio – e sull’effetto goffrato.


Da Lanvin alle pelli lucide e preziose, in colori che ricordano smeraldi e scrigni colmi di tesori, si aggiungono catenelle e gemme. O si ricorre direttamente al portagioie, che si porta in giro proprio come una piccola clutch a mano.


Sulla stessa scia anche YSL, che porta in passerella solo borse minuscole come porta spiccioli, ma con bracciali in maglia di metalli tanto massicci quanto evidenti: la borsa non è funzionale ma puramente decorativa.


Tutt’altro mood per Chloè, più spensierato e meno vincolante: sceglie i colori, le righe, il cuoio e le forme morbide, anche quando le borse piccole impongono maggior disciplina al modello.


Più elaborato invece lo stile di Louis Vuitton, che Marc Jacobs miscela a dettagli folk, colori forti, pattern contrastanti: monogramma, piume, pelli metal e perline, tutto insieme in disarmonico contrasto.


Una scelta simile a quella di Dior, che reinterpreta la shoulder bag – qui però portata a mano – nella forma a mezzaluna, con grandi fibbie d’osso e all’insegna del mix&match: pelli, tessuti e lavorazioni a contrasto con un tocco (fuori posto) di animalier.

Foto da Style.it

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