Una borsa di Valentino la riconosci al volo anche se non vedi subito l’immancabile V del logo ed è più vero che mai da quando la linea Rockstud ha conquistato le scene. Ti basta scorgere una borchia e subito capisci a chi appartiene quell’accessorio.
A patto che la borchia sia piramidale e dorata (nella maggior parte dei casi, almeno). Lo è senz’altro su questa nuova proposta della maison italiana che si chiama Stud Sign. Le borchie qui si appropriano di un elemento mai conquistato prima, una catenella.
La catenella stessa anzi è fatta di borchie maxi, d’oro e a piramide proprio come ci si aspetterebbe. Trattengono una borsa che puoi usare anche a mano come clutch rimuovendo la tracolla oppure sostituendo il manico a catena con una tracollina in pelle più classica, nera come il resto.
Gli interni invece sono rossi, anzi rosso Valentino, sontuosi e persino un po’ peccaminosi quando occhieggiano a sorpresa aprendo la borsa per il resto super rigorosa nelle geometrie. E la capienza? Sorprendente. Pur essendo piccola la borsa ha una struttura a soffietto dunque interni più spaziosi di quanto credi.