Gucci celebra uno dei motivi ornamentali più iconici della maison, almeno al pari del suo monogramma a doppia G: parliamo di Flora che torna in occasione delle feste e ricopre la collezione Ophidia. Uno sposalizio assai felice. Specialmente se combinato alle tinte vivide dei dettagli in pelle che riprendono i colori dei fiori.
Sono 43 i tipi di fiori, piante e insetti che compongono il pattern leggendario della casa di moda Gucci che lo creò nel 1966 per mano di Vittorio Accornero, l’illustratore che se ne servì per decorare un foulard di seta donato alla principessa Grace di Monaco.
Alessandro Michele se ne serve 53 anni dopo per sposarlo alla serie di borse e accessori Ophidia e al monogramma GG Supreme. Il risultato è spettacolare, in linea con le scelte sopra le righe del direttore creativo che ama i contrasti e il mix and match, rispettoso della tradizione della maison e attento anche ai trend del momento. Di più non si può davvero pretendere, suvvia.
I modelli disponibili sono tanti, si va dalle pochette da borsa ai mini secchielli, dalle tracolline allo zainetto, senza dimenticare i portafogli e la piccola pelletteria. I fiori della stampa Flora sono traslati sul monogramma e circondati da elementi in pelle che ne riprendono le tinte.