Zainetti classici, mini tote bag triangolari ricoperte di borchie, tradizionali tracolline in cocco e valigette dalle tinte vivide: i contrasti, come di consueto, sono di scena in casa Gucci anche sulle borse della primavera estate 2020.
Alessandro Michele sceglie di tentare sempre qualcosa di nuovo e l’ultima collezione ha scelto una direzione un po’ diversa rinunciando all’eccesso di mix and match per sperimentare una via più essenziale (quanto può esserlo Gucci, s’intende) ma le borse restano legate a una varietà sorprendente.
Sì, le silhouette si sono fatte più essenziali, non ci sono eccessi salvo qualche decorazione geometrica o l’uso di pellami movimentati come il cocco, ma sia le forme che le tonalità prediligono scelte che tornano tra le righe.
Meno stampe, meno applicazioni, meno eccessi in passerella, dunque, sia sugli abiti che sugli accessori. Borse incluse. I modelli chiave sono quelli già amati, dalla Dionysus alla Sylvie passando per l’immancabile Horsebit che qui torna nella forma della 1955 Horsebit al suo debutto.