Una borsa fatta di pixel è quanto mai appropriata alla nostra era immersa nella tecnologia, ci pensa Anya Hindmarch con la sua tote bag Pixels Bathurst. Alle linee ladylike, classiche e persino rigorose si sovrappone un pattern decisamente contemporaneo, divertente e colorato.
Così nasce l’idea di esplorare il design digitale e di affrontare il dibattito su quanto sia da considerarsi arte. La collezione dedicata all’autunno 2016 si ispira a queste tematiche e le affronta con una tentativo di risposta di cui la borsa qui presentata è una sfaccettatura e che parla da sé.
Il rivestimento della borsa si ispira ai primi videogiochi con grafica a 8 bit ma si affida alla sapienza artigianale dell’arte della pelletteria per la realizzazione, rigorosamente italiana. La base della borsa è realizzata in suede blu navy mentre i pixel colorati sono in pelle multicolore.
Quanto all’aspetto pratico, invece? La borsa si porta a mano con il manico corto oppure a spalla con una tracolla removibile. Gli interni sono suddivisi per rendere pratico l’utilizzo dello spazio grazie ad una serie di tasche e scomparti.