Dolce e Gabbana amano dare nomi di donna alle loro borse, meglio se i nomi sono anche tradizionali e legati ad un immaginario che affonda le sue radici nel mondo del Sud Italia d’altri tempi a cui spesso gli stilisti si ispirano direttamente.
In questo caso la borsa che vi presentiamo si chiama Rosaria, ha una silhouette molto classica ma un bel colore squillante. Non più quindi il solito nero e neanche le stampe appariscenti come quelle ispirate alla ceramica che abbiamo visto di recente. Si sceglie invece un bel verde smeraldo.
La manifattura è italiana e artigianale, per preservare una lunga tradizione di pelletteria ma anche per aderire al concetto di rispetto delle tradizioni che tutte le collezioni di Dolce e Gabbana sembrano suggerire con il ritorno alle proprie radici.
La borsa ha forme solo leggermente retro, si avvicinano più ad una valigetta che ad una borsetta classica e ladylike. È compatta ma capiente, prevede un manico corto e rigido ma anche una tracolla oltre che una chiusura a scatto che si aggiunge alla cerniera, tutto in oro.