I trafori sono la sua specialità, un marchio di fabbrica: parliamo di Azzedine Alaia che rivista un topos tanto caro dandogli forma di borsa, anzi di shopping bag. Apparentemente contrastante, per forme e dimensioni, con la raffinata trina che la pelle tenta di imitare con buon successo.
La delicatezza del traforo viene ribadita dalla trasparenza, perché nessuna fodera interna interviene a sciuparne il disegno che regge la propria magia proprio sull’effetto del vedo e non vedo.
Viene però anche smentita, nel contempo, da una pioggia di borchie piatte di differenti dimensioni che trapuntano la decorazione traforata al laser, sottolineandone i contorni. Efficacissimo il risultato. Cosa ne pensate?
Foto da Net-a-porter
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