Aveva suscitato un certo scalpore la clutch rigida di Alexander McQueen decorate da teschi disposti ad arte su un pugno americano, qualcosa che non ci si aspetterebbe su una borsetta da sera griffata. Era invece l’insolito manico di quella preziosa e assai costosa clutch che è rimasta simbolica e viene ora rivisitata tra le nuove collezioni.
Dove c’erano teschi, però, compaiono fiori di ciliegio. Così almeno vengono definiti nelle descrizioni ufficiali, e tuttavia a me ricordano più anemoni di mare fluttuanti nei profondi abissi di senso che un visionario come McQueen avrebbe certo saputo – e l’ha fatto a lungo – declinare senza sforzi.
Mi sfugge il senso della scelta floreale, ma approvo incondizionatamente la riproposta della borsetta, che contrasta l’esterno in nero con un inaspettato interno rosso fuoco.
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