Anche il sole deve avere le sue ombre, spiega Kris van Assche parlando della collezione primavera-estate 2014 di Dior Homme. Prende a prestito il verso di una poesia di Thomas Champion e porta in passerella una teoria di outfit neri, grigi, blu e bordeaux sulle note dei Pet Shop Boys, creando una esplicita quanto voluta disarmonia tra l’aria da spiaggia e il tuxedo rivisitato in chiave estiva.
Formale e informale si confondono, si alleano addirittura. Il rigore dei capi è imprescindibile ma le forme si fanno più rilassate e i pezzi vengono ricombinati per adattarsi a occasioni quotidiane e non necessariamente eleganti. Compare spesso un contrasto visivo interessante sui tessuti, dovuto alla lavorazione patchwork con finitura metallica, ispirata al lavoro dell’artista John Chamberlain.
Foto da Style.com
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