La collezione Rockstud di Valentino ha dieci anni ed è diventata rapidamente iconica, non solo simbolo subito riconoscibile della maison ma anche virata contemporanea a uno stile considerato per decenni super classico. Oggi riscopriamo quell’idea che ha svecchiato e ingentilito al tempo stesso le borchie in una chiave nuova. Insolita. Maschile.
La struttura della borchia di Valentino trae la sua ispirazione dalla lavorazione architettonica a bugnato e più in generale da Roma. E infatti si chiama Roman Stud. Oggi ci mette le mani sopra anche un nuovo designer, Craig Green, che lavora fianco a fianco con Pierpaolo Piccioli per una edizione limitata super esclusiva dedicata a lui.
Si tratta di sneakers, e di sneakers da uomo, sulle quali le borchie diventano esageratamente grosse, decisamente non convenzionali, e riprendono sia l’attitudine rock che quella più stylish, quasi architettonica e concettuale.
Il risultato ottenuto si chiama Craig Green x Rockstud x Valentino Garavani ma non serviva un nome tanto lungo per un oggetto dal così potente impatto visivo. L’intera suola della scarpa infatti è realizzata come se fosse composta da macro borchie. E tutti i materiali sono a ridotto impatto ambientale.