Un grande setting dai tratti teatrali quello preannunciato dall’invito alla sfilata di Prada uomo per l’autunno-inverno 2012-13. Confermato poi dall’ambientazione reale nella quale si inserisce la passerella su cui sfila la collezione. Specifica Miuccia a scanso di equivoci: “una parodia del potere maschile” quella che va in scena sul catwalk gigante assai simile ad un tappeto rosso – di cui in effetti si ricopre.
Gli uomini che vi camminano indossano capi di gran classe, del genere che indosserebbe un gentiluomo seguito da uno stuolo di valletti per aiutarlo a vestirsi. Un sapore edoardiano si avverte qui e là, nella ricerca storica del modello e del dettaglio.
Non va mai dimenticato però l’atto parodico, esplicitamente ammesso dalla stilista. Nella scelta dei materiali, per esempio: gli abiti più formali sono in denim; quel che appare mohair è in verità semplice cotone. Chiude la sfilata una parata di star, che interpretano variamente figure di potere: Tim Roth è un gangster come William Dafoe, Adrien Brody un dandy, Gary Oldman sembra un Dracula.
Foto da Style.com
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