Se pensiamo a un paio di scarpe storiche è inevitabile pensare alle Converse e più in particolare alle Chuck Taylor All Star che sono diventate più che iconiche e si sono prestate nel tempo a centinaia di rivisitazioni. Oggi parliamo dell’ultima.
Se da una parte un modello cult resta identico a se stesso nel tempo, dall’altra sa anche rinnovarsi e stupire. Come nel caso dell’ultimo progetto del dipartimento Design&Innovation del brand con Phil Russo a dirigerlo che dice:
“Siamo sempre stati un brand all’avanguardia ma con l’avvio della nuova decade vediamo di fronte a noi l’incredibile opportunità di spingere ancora più in là i limiti del nostro design.”
Converse CX non è proprio una novità, a introdurre questa dicitura era stato Marquis Converse nel 1915 per definire la tripla cucitura delle primissime sneakers. Ispirandosi al passato ma con un occhio puntato al futuro nasce la nuova serie di scarpe dal piglio avveniristico.
Il tessuto è stretch, sintetico e traspirante e offre il massimo del comfort nella calzata, decisamente superiore a quello che offre la classica tela di cotone. La schiuma utilizzata per l’intersuola è leggera ma confortevole grazie all’ammortizzazione che aggiunge a una scarpa che tradizionalmente non ne è provvista. Anche il design esterno della suola è ingegneristico per garantire massima durata e ottima flessibilità.
Il modello si chiama All Star Disrupt CX ed è un’edizione rigorosamente limitata rivisitata secondo l’intuizione grafica minimalista del designer giapponese Takahiro, fondatore del marchio TheSoloist che ha l’esclusiva della nuova proposta Converse.
