La moodboard di Valentino per la collezione uomo autunno inverno 2016-17 era una splendida collezione di spunti provenienti da ambiti disparati, ma tutti artistici: Burroughs e Kerouac, i Pearly Queens, i punk e Sartre, qualche tocco etnico, musicisti di culto e molto altro ancora.
Chiuri ha spiegato di aver puntato sul gruppo e l’appartenenza e sul concetto di un viaggio intorno al mondo ma anche dentro se stessi. L’idea di partenza era decisamente esistenzialista, continua Piccioli, alla ricerca di un’individualità e di un codice nuovo per esprimere se stessi in una condizione che non garantisce più nessuna salvezza e impone la necessità di pensare in modo nuovo.
Con queste premesse che appaiono alquanto cupe, ma poi si aprono alla positività della ricerca, prende vita una linea che gioca con le dissonanze ma non dimentica qualche assonanza. Ci sono tanti contrasti ma sono tutti ordinatamente composti a raccontare una proposta di stile che cerca di tenere conto di tutta la complessità del mondo.
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