Una sfilata che non coglie di sorpresa né suscita stupori quella di Prada per l’uomo della primavera-estate 2013. La palette è ridotta così come il range di capi che compone la collezione, con un piglio sporty, linee basic, per uomo e donna come fosse una collezione essenzialmente unisex.
Ogni cosa segue un principio di omogeneità che non raggiunge alcun picco creativo eppure possiamo supporre che fosse esattamente questo lo scopo di Miuccia. D’altronde specifica con parole sue che la semplicità è ripetitiva ed egualitaria.
Ha volontariamente portato in passerella anche le donne, per dimostrare quanto ciascuna mise possa appartenere all’uno e all’altro sesso senza distinzioni. Che sia questa la vera trasgressione in tempi in cui si cerca l’effetto ad ogni costo, l’estro, la diversificazione?
Foto da Style.com
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