Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un articolo di Vogue.it nel quale si parlava del ritorno in auge delle tracolle micro. Un revival del quale si sentiva la mancanza e che, dopo anni di clutch a tutta forza- anche di giorno- viene in soccorso di chi desidera essere liberata dall’inconveniente delle mani perennemente occupate.
Dopo un’accurata ricerca sul web mi sono resa conto di quanto questo trend sia capillarmente diffuso e seguito con entusiasmo tanto dalle più celebri style icon- Alexa Chung non si separa mai dalla sua tracolla- quanto dalle fashion blogger più seguite come l’italiana Eleonora Carisi. Le mie preferite sono squadrate e rettangolari, eleganti come una Chanel, ma anche spartane e dall’allure vitage come la versione decisamente low cost che ho acquistato un secolo fa da H&M e che abbino sempre al trench nero rubato dall’armadio di mia sorella e stringate maschili con frangia sul davanti, un outfit capace di farmi sentire sempre perfetta, ma non costruita, semplice, ma con un tocco di personalità che non guasta mai.
Abbandoniamo, dunque, le maxi bag straordinariamente capienti, ma significativamente ingombranti e rispolveriamo quelle vecchie tracolle abbandonate da troppo tempo negli angoli più bui dei nostri guardaroba. È tempo, ormai, di condensare i nostri kit di sopravvivenza urbana affrontando il mondo libere da pesanti zavorre.
Se poi nonostante gli sforzi, non riuscirete proprio a farci star dentro tutto il necessario, lasciatevi ispirare da Miroslava Duma che di recente ne ha sfoggiate addirittura due contemporaneamente.