Iniziare questo post scrivendo che “Si sa, la moda è ciclica” potrebbe sembrare ridondante e scontato, ma tant’è e non sarò di certo io a porre fine a certi clichè del fashion sistem, perciò vogliate scusarmi se il mio incipit non brillerà per originalità.
Si sa, la moda è ciclica e corre veloce, perciò quello che era di moda ieri oggi è già preistoria. Non deve stupire quindi se, dopo anni di maxi bag proposte e reinventate in ogni tipo e foggia possibile, il 2013 giunge a sancire un grande ritorno celebrato ed osannato dalle più prestigiose case di moda: quello dalla mini bag.
Un argomento del quale vi avevo già dato un assaggio qualche mese fa e del quale mi preme riprendere il filo del discorso perché le collezioni primavera/ estate ci offrono una così vasta e prominente scelta da non poter guardare oltre.
Un ritorno in auge, dunque, accolto dalla maggioranza dei designer capaci di aver rielaborato in chiave “small” le più grandi It Bag degli ultimi anni. Il risultato stuzzica il palato di ogni donna facendo chiudere un occhi, anzi due, sulla scarsa praticità delle dimensioni ridotte, praticità ripagata ampiamente da piccole meraviglie che, come cupcake dalle vetrine di una pasticceria, fanno capolino- o ambiscono a farlo- sulle mensole dei nostri guardaroba.
A lanciarsi nella “mischia” Louis Vuitton che, assumendo quale cavallo di battaglia lo slogan “Small is Beautiful”, ha dedicato un’intera collezione alle borse mini.
Non mancano all’appello, poi, Mulberry con la sua Mini Willow, ma anche Proenza Schouler che ha realizzato una Ps11 dalle dimensioni ridotte.
Le mie preferite, però, restano senza dubbio la Mini Hamilton di Michael by Michael Kros e la Madras di MiuMiu.