Che non sarebbe stata una stagione come le altre si era già capito da tempo, non solo le sfilate di Settembre ma anche quelle di Febbraio hanno dovuto fare i conti con la pandemia e un mondo completamente diverso rispetto a solo un anno fa.
Perciò anche la sfilata di Proenza Schouler per l’autunno inverno 2021-22 non è stata una vera sfilata ma una presentazione fotografica. Jack McCollough e Lazaro Hernandez hanno raccontato la linea da remoto: nessun backstage, nessun pubblico, nessuna location particolare con allestimenti da urlo. Solo foto contro nudo cemento.
In fondo diventa perfetta rappresentazione di quel che stiamo vivendo, un mondo ingrigito, rinchiuso tra quattro mura. Anche i capi della linea sono quasi tutti in bianco e nero con rare deroghe di colore: qualche concessione al lime, ancor meno al giallo, un po’ di più al ruggine e al beige.
La silhouette opta per il minimalismo e solo a volte lo sposa alla struttura, più spesso i volumi sono volutamente morbidi. L’estetica generale è dimessa, fluida, senza colpi di scena. Peccato, Proenza Schouler ci avevano abituato a ben altro. Ma i tempi sono quelli che sono…
Foto da Vogue
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