Era stato anticipato che la sfilata Haute Couture Fall 2020 di Valentino avrebbe preso vita a Cinecittà ma non si sapeva ancora come. Adesso sì. In uno scenario onirico che sarebbe tanto piaciuto a Fellini, i capi della nuova collezione hanno fluttuato nell’aere come magie incarnate in abiti.
Il confine tra fantasia e realtà totalmente cancellato: si è puntato sull’effetto teatrale che in fondo proprio questo fa, abolire il discrimine tra ciò che è vero e ciò che è immaginato. Nel cuore stesso del cinema italiano diventa ancora più potente.
Per l’impossibilità di mettere in scena una sfilata vera e propria in senso tradizionale, con passerella e pubblico, Pierpaolo Piccioli ha scelto la via della sperimentazione miscelando teatro, mezzi digitali e tutta la sapienza sartoriale di casa Valentino, ovviamente. Pur sempre di alta moda stiamo parlando.
Sedici gli abiti mostrati, tutti rigorosamente in bianco purissimo. Ciò perché a causa della quarantena è stato impossibile realizzare le stampe e le lavorazioni artigianali, ha detto il direttore creativo. Ai colori pensano le luci di scena proiettati direttamente sugli abiti sospesi a lunghe scale verso il cielo.
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