È il trionfo della maestria artigianale la collezione autunno inverno 2020-21 di Dolce e Gabbana presentata a Milano. Sullo sfondo video che mostrano al lavoro il calzolaio, la sarta, la tessitrice, la magliaia, la cravattaia. Un recupero di antichi mestieri di cui la moda sa ancora servirsi, e bene.
L’intera collezione è un tributo alla tradizione, ovviamente filtrato dall’occhio dei due stilisti da sempre attenti anche all’aspetto folk della tradizione. Per realizzare la linea hanno spedito in tutta Italia i bozzetti delle loro idee relative a maglieria e lavorazione crochet restando stupiti dalla grande finezza nella realizzazione.
La lavorazione di questa collezione va ben oltre “il semplice taglio della stoffa con le forbici”, ha detto Dolce. “È stato un bellissimo esperimento per la nostra azienda, questi artigiani ci hanno insegnato qualcosa.”
Pur restando legati a una femminilità fondamentalmente sexy, i toni si sono ammorbiditi. Gabbana ritiene che in questi tempi turbolenti risulti troppo aggressiva una femminilità che punta molto sulla seduzione sfacciata. Quindi spazio a modalità più intime, morbide, delicate. Ma non pensiate che si rinunci al pizzo o alle trasparenze.
Foto da Vogue
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