La Haute Couture per la primavera 2017 di Valentino ripropone un sogno leggiadro e delicato che Pierpaolo Piccioli mette in scena riprendento tutto ciò che abbiamo già visto sulle passerelle del pret-a-porter ma con l’aggiunta di un fitting più studiato, di lavorazioni artigianali di eccellenza e di scelte decorative a dir poco sontuose.
Sontuose ma non appariscenti, neanche quando l’abito si ricopre di rose di tessuto o di innumerevoli ruches asimmetriche, neanche se i ricami si appropriano dell’intero vestito né se si sceglie il plissé floreale in raso lucente.
La donna dell’alta moda di Valentino è una divinità greca, una ninfa che rappresenta sui propri abiti il paesaggio immaginifico nel quale vediamo muoversi con leggiadra eleganza una creatura femminile mitica. Le architetture degli abiti in passerella sono tutte ispirate a questo scenario.
La silhouette è allungata e sottile ma spesso morbida quando l’abito rinuncia a segnare il punto vita e si fa a colonna, magari scoprendo anche le spalle. I capi sono semplici da indossare sul corpo, non costringono ma valorizzano, tutto il focus è sul dettaglio decorativo.
Foto da Vogue
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