La linea couture di Maison Martin Margiela si chiama Artisanal e come sempre comprende spunti creativi di disparata provenienza. Ci sono i tatuaggi old school, tessuti stampati con opere di artisti che provengono da collezioni private e poi perle, catene, cristalli, piccoli dettagli che vengono assemblati pezzo a pezzo con le stoffe secondo un procedimento rigorosamente manuale, in nome dell’importanza del valore artigianale di un capo couture.
Certo c’è poco di quanto si immagina come Haute Couture classica, ma l’interpretazione di Margiela non ci dispiace, per quanto sia spesso sopra le righe e distante dal mondo di abiti da sogno che potremmo immaginare su un tappeto rosso invaso dai flash dei fotografi. Qui vince la bizzarria, l’accostamento creativo di elementi che si sposano tra loro nonostante la diversità, e di provenienza e di qualità. Margiela è il dottor Frankenstein e questi abiti le sue creature.
Foto da Style.com
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