Ha ragione Vogue Usa quando dice che è così difficile per i giovani designer emergere a Milano che quando uno di essi riesce ad arrivare al successo fa scalpore. È questo il caso di Alexis Martial che assume la guida di Iceberg dopo aver collaborato con Riccardi Tisci da Givenchy per alcuni anni. Credenziali importanti.
“Volevo voltare pagina” ha spiegato e ciò forse può essere il motivo per cui manca ancora una vera e propria visione creativa organica e capace di raccontare la personalità della maison e di chi ne disegna le linee. C’è però un grande equilibrio e qualche spunto interessante degno di ulteriore sviluppo, come una certa influenza giapponese proveniente dal mondo dei manga.
Foto da Style.com
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