Arriva dalla Gran Bretagna la moda che spazzerà via una volta per tutte – forse – la schiavitù che relega la donna a mero oggetto. Basta dunque vestiti scollati e trasparenze estreme: l’estate 2008 precede l’esplosione della moda “no seno”, proposta sulle passerelle londinesi dai più importanti stilisti. Vivienne Westwood, che in fatto di tendenze ha sempre la prima parola, ha applicato questa regola nelle sue ultime collezioni primaverili, dedicando abiti che “appiattiscono” la donna; mentre la fashion director di Vogue, Lucinda Chambers, ha affermato che oggi il seno va nascosto a tutti i costi. E cosa ne pensano gli uomini? Tre su quattro sono d’accordo. Perché la seduzione, in fin dei conti, passa attraverso l’immaginazione, stimolata dall’effetto “vedo non vedo”.
E’ quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio World Wide Trend dello stilista Alviero Martini, da sempre attento a individuare nuove tendenze in giro per il mondo: la nuova moda, nata in Inghilterra, sta spopolando anche in Italia. Pionieri della moda no seno, sono molti stilisti italiani, come afferma il Daily Telegraph.
Il seno è passato, è cosa vecchia perciò deve essere nascosto ad ogni costo. Sono definitivamente finiti gli anni ’80, non è il momento di pagare e mostrare, persino Cavalli non ha mostrato seni nelle ultime sfilate e D&G hanno fatto sfilare abiti eleganti, da cocktail. Un fisico efebo è stato a lungo l’ideale negli ambienti omoerotici dell’alta moda. Ora invece i seni che sono fioriti si devono contenere e nascondere in top contenitivi, come quelli di Gucci e Jill Sanders.
(Daily Telegraph, 26/03/08, Hannah Betts)
Da dove nasce quindi questa inversione di tendenza. Stanchezza delle donne di essere guardate solo per le forme o desiderio inconscio dell’uomo che ha più voglia di immaginare?
Forse questo il motivo per cui gli stilisti sono sempre più indirizzati a disegnare abiti che non enfatizzino troppo le curve? Secondo una ricerca dell’Osservatorio World Wide Trend di Alviero Martini, condotto su un panel di 500 uomini, di età compresa tra i 25 e i 45 anni, meno l’uomo vede e meglio è.
Ciò che emerge è che ben il 45% del campione intervistato è nettamente catturato dalla classe e dall’eleganza della donna, mentre è totalmente scesa la voglia di vedere le forme di una donna troppo esaltate da mise ad alto tasso erotico. Il 23% del campione preferisce un look sexy ma mai volgare e il 12% è ancora catturato dai particolari e dagli accessori. Basti pensare che la prima cosa che un uomo guarda in una donna, secondo il sondaggio, sono il suo viso, gli occhi, il sorriso per il 36%, seguita dalle mani 25%. Anche la ricercatezza nel look e nella scelta adeguata dell’abbigliamento rappresenta un punto di forza delle rappresentanti dell’altra parte del cielo, lo preferisce il 30% degli intervistati. Un popolo di sognatori o semplicemente l’uomo sta perdendo il controllo di quello che prima era un primato indiscusso, il corteggiamento?
E’ un dato di fatto che l’eros è meglio stimolato con il tipico “vedo non vedo”, e questo forse perché una donna troppo sexy, che sembra troppo sicura di sé, rallenta l’approccio e inibisce l’uomo e il suo senso di conquista. Meglio scoprire poco a poco piuttosto che vedere tutto e subito e gli stilisti, che hanno intuito questa inversione di tendenza, si stanno già adeguando anche nel Belpaese. Per conquistare e farsi corteggiare meglio lasciare spazio all’immaginazione. L’uomo vuole essere conquistato inizialmente dallo scambio di sguardi, che sia per una relazione duratura o che sia solo per un rapporto occasionale (33%). Il 27% apprezza un bel sorriso che trasmetta apertura ma discrezione e che dia la possibilità all’uomo di avvicinarsi e iniziare uno scambio di battute, cosa che preferisce il 12% degli uomini.
Al di là delle misure comunque gli stilisti vogliono molto probabilmente lanciare un messaggio molto semplice – spiega Alviero Martini – un seno minuto e discreto non significa mancanza di sex appeal così come un seno abbondante non significa avere inversamente poca classe, stile o poco cervello. La decisione di non esagerare nel mettere in evidenza le caratteristiche fisiche femminili vuole forse solo essere uno stimolo a ricercare la bellezza nell’interezza di una donna e nei gesti più che nel contenitore.
Ma quale altra tendenza sta prendendo piede, soprattutto per gli accessori, da sempre oggetto del desiderio femminile? Probabilmente il fatto che il viaggio rappresenta il momento di evasione più diffuso tra gli italiani, e non solo, ha fatto sì che il concetto sia stato applicato alla moda e, se per anni le carte geografiche proposte in tutto il mondo, hanno letteralmente spopolato, oggi, sulle valigie e sulle borse prende forma un francobollo con annesso timbro postale. Alviero ha studiato questo nuovo trend negli anni e lo ha riportato nella sua collezione del 2007, dando seguito ad una tendenza ripresa anche da altri noti brand del lusso.
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