L’ispirazione, spiega Marco De Vincenzo nel backstage, proviene dai panneggi del tessuto, dai decori classici, dai giochi d’ombre delle statue greche. La collezione primavera-estate 2012 presentata a Milano è come di consueto impeccabile, chiara nell’idea che le dà forma, nuova e personale. A colpire più di ogni altro dettaglio è la lavorazione a maglia di molti capi che vengono poi dipinti a mano, anche con tonalità metalliche, per riprodurre le pieghe, i giochi di luce e rifrazione che hanno ispirato il lavoro di questa linea.
I materiali prediletti con la pelle plissettata, il jersey stampato con pattern rielaborati, i filati intrecciati e poi decorati con un effetto di tridimensionalità che fa eco al colore e che in qualche caso ricorda una rivisitazione delle antiche armature, solo più morbide, da indossare; in altri casi riportano alla memoria le litografie ottiche, anche in questo caso multicolor. I modelli sottolineano la figura, come di consueto al centro dell’interpretazione femminile dello stilista, tra gonne alla rotula, pantaloni sopra la caviglia, proporzioni asciutte.
Foto da Style.com
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