Riccardo Tisci è un rubacuori. Con Givenchy ha conquistato quelli di donne di mondo e rockstar, aristocratiche signore e fashion editor senza distinzione alcuna. Sfilata dopo sfilata continua a confermare questo suo talento eclettico che lo rende capace di costruire una collezione perfetta sotto ogni punto di vista ed estremamente versatile perché attraversa in senso trasversale tipologie di donne lontane tra loro.
Per la p/e 2010 costruisce un gioco di rimandi che utilizza gli harem pants insieme a strutture geometriche, giacche grafiche accanto a tutu vaporosi, abiti da divinità con l’essenzialità Sixties. Ossimori? Per nulla, perché ogni dettaglio è sapientemente miscelato agli altri e non c’è dissonanza, né di materiali – diversi e accostati tra loro come se fossero nati per stare insieme – né di linee: la silhouette è sempre precisa.
Foto da Style.com
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