La critica ha detto che la passerella di Dolce e Gabbana ricordava i gloriosi anni Novanta. Eppure lo spettacolo fa solo da contorno all’essenziale, quel che in passerella assume significato è l’abito. Ritroviamo i modelli tanto cari agli stilisti – i corsetti, l’ispirazione lingerie – e alcuni degli stilemi che amano da sempre e che sono diventati ormai iconici della griffe: i riferimenti al culto cattolico, quell’aura da donna siciliana fatale e vestita di nero, i piezzi e le stampe a fiori su tessuti lucidissimi e i modelli ultra-femminili imposti a giacche dal taglio maschile.
Foto da Style.com
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