È ancora la Sicilia, ma la Sicilia di una volta e molto estetizzata, a ispirare la collezione primavera estate 2024 di Dolce e Gabbana. È poi Steven Meisel a raccontarla con i suoi scatti in bianco e nero, che acuiscono il fascino e il racconto storico.
Storico ma sempre personale, perché al centro ci sono singole identità, anche se pure in questo caso sono ovviamente estetizzate al massimo. Certo, qua e là compare l’autoctono, ma sono le modelle – inutile negarlo – a fare la narrazione.
La Sicilia è fonte di ispirazione e sfondo. E dunque via alle stradine di paese e ai muri imbiancati dal sole e via pure a pizzi neri, veli in testa, completi gessati, abiti a pois. C’è tutto il repertorio. E tuttavia, anziché stancare, continua a convincere.
Nora Attal, Rosalieke Fuchs, Lulu Tenney e Vivienne Rohner si prestano a questa narrazione che recupera un’eleganza antica, spesso pure inconsapevole, e la porta a un livello nuovo con l’intervento del design, il filtro della creatività e l’occhio moderno che sempre guarda al passato con nostalgia.
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