È il bicentenario di Louis Vuitton e la maison ha trovato molti modi per celebrare questo importante traguardo nel corso degli ultimi mesi. Oggi torna sulle scene con una nuova iniziativa nel cui nome ricorre proprio il numero 200.
Si chiama 200 Trunks, 200 Visionaries ed è una mostra che ha debuttato in Francia e ora prosegue il suo viaggio – parlando di bauli e di LV, che altro poteva essere? – verso Singapore, dove inaugura a inizio Aprile.
Gli speciali bauli da viaggio della maison, che hanno fatto la storia e hanno costituito il suo primo debutto sulle scene a fine Ottocento, sono stati rivisitati in modo immaginifico da altrettanti nomi, per l’appunto di visionari capaci di guardare oltre le cose.
È un omaggio alla tradizione più antica della casa di moda ma anche un modo di guardare al passato attraverso le lenti del futuro. Tra i nomi che hanno prestato la propria creatività nel rivisitare il baule LV ci sono Fornasetti, Lego, Supreme, per nominarne solo alcuni.
Ciascun artista ha personalizzato una tela da 50 per 50 per 100, più o meno le dimensioni classiche di uno dei bauli che Vuitton realizzava nella seconda metà dell’Ottocento. E in più il progetto #LV200 ha fini charity perché i compensi degli artisti vanno tutti in beneficenza a 15 organizzazioni di 13 diversi paesi.
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