Sembra solo a noi o ultimamente alla guida delle grandi maison di moda i direttori creativi si avvicendano con un ritmo quasi vertiginoso? Un tempo la scelta di un direttore creativo veniva portata avanti con continuità per moltissimi anni, se non decenni. Ora dopo poche stagioni il direttore creativo se ne va. A cercare altri lidi e possibilità espressive.
L’ultima notizia a tema riguarda Givenchy e la stilista Clare Waight Keller che era approdata alla casa di moda francese tre anni fa dopo aver lavorato tra gli altri per Pringle of Scotland e Chloè. I successi sono stati tanti, le sfilate sempre apprezzatissima. Perché se ne va?
Non è dato saperlo, pare che sia scaduto il contratto e abbia deciso di lasciare la maison. Non si sa con certezza se per sua scelta o per la decisione della casa di moda di non rinnovarlo. Sono dimaniche che difficilmente emergono.
Di sicuro però la stilista ha saputo lasciare la sua impronta anche se in tanti, all’inizio, rimpiangevano il tocco del precedente direttore creativo. E chi se lo simentica Riccardo Tisci? Ora a chi toccherà la guida della maison che la Keller aveva rinnovato avviando anche la prima linea uomo? Non c’è ancora un nome. Lei però ha rilasciato un messaggio:
“Come prima direttrice artistica di questa leggendaria maison, mi sento onorata di aver avuto l’opportunità di custodire il suo retaggio e dargli nuova vita.”
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