L’animalier da Roberto Cavalli non manca mai ma stavolta assume una forma ancora diversa: in chiave mix and match oppure nella stessa trama ma in colori differenti abbinati insieme. La maison, rimasta senza direttore creativo, torna in pista con una installazione al Mudec di Milano.
Il titolo è Skins ed è facile intuire perché vista la grande presenza dei pattern animalier sui capi di una collezione presentata non con una sfilata ma con fotografie piene di movimento. Proprio come i pezzi della linea autunno inverno 2020-21.
Dopo l’era Peter Dundas che aveva scelto un mood anni 70 con derive disco-glam, dopo la via del minimalismo intrapresa da Paul Surridge che ha lasciato la maison lo scorso anno, si sceglie di tornare alle radici.
Serpente, tigre, zebra sono tutti presenti a piene mani sui pezzi della nuova collezione che per le linee prende a prestito moduli anni Sessanta della Swinging London con un tocco sempre super femminile, specialmente grazie alla larga presenza dello chiffon.
Foto da Vogue
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