Patchwork a tutto spiano sulla passerelle Haute Couture Spring 2020 di Viktor and Rolf che giocano con le sovrapposizioni e gli accostamenti di stampe minute e tessuti che sembrano rimandare ad altre ere. Ma sempre con i volumi che amano sperimentare.
La tecnica di antica memoria torna sulle scene in una chiave nuova: non più coperte fatte a mano dalla nonna ma abiti di alta moda lavorati pur sempre a mano ma in una declinazione decisamente meno… umile.
Al contrario, ogni abito è sontuoso in osservanza al contesto – pur sempre di haute couture parliamo – e perché esce dalle mani e dall’estro di due dei designer più esuberanti della scena della moda internazionale.
Il risultato è sorprendente, più giovanile che mai, con un tocco dolcissimo eppure una decisa fierezza. Le silhouettes hanno un rimando vagamente storico nella scelta dei tagli e pure motivi e materiali richiamano altre ere ma poi le lavorazioni, le aggiunte creative, i volumi cambiano tutto e rendono ogni pezzo super contemporaneo.
Accanto a pizzi e stampe floreali ci sono plastiche riciclate, appaiono fiocchi e pizzi ma in tinte stupefacenti e inattese. Laura Ingalls e Holly Hobbie restano sempre sullo sfondo, memoria inevitabile, ma tutto è svecchiato e innovato.
Foto da Vogue
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