Le modelle di JW Anderson sulla passerella della primavera estate 2020 si muovono tra le opere provocatorie dell’artista canadese Liz Magor che incapsula i detriti della vita domestica quotidiana in scatole semitrasparenti.
Lo stilista si è lasciato ispirare da “questa idea di gettare un’occhiata al modo in cui prendiamo quel che non vogliamo più e lo ricollochiamo. Come possiamo fare in modo che le cose che creiamo oggi durino a lungo?”
Tutta la collezione applica agli abiti questo concetto di fondo e l’intera linea resta così in costante tensione tra l’idea di innovazione e quella di tradizione, tra vecchio e nuovo, invenzione e reinvenzione.
I pezzi si combinano tra loro in una interminabile variazione su tema che ruota intorno ad alcuni capi chiave, a decorazioni cardine che si ripropongono, a elementi inattesi come le strane strutture simili a reggiseni esterni che sembrano collane.
Foto da Vogue
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