Rigore è la parola d’ordine che si avverte dietro ogni outfit della nuova linea couture disegnata da Clare Waight Keller per Givenchy. Ma è un rigore che vale solo per la precisione del taglio e la ridotta estensione della palette, che non vale per le decorazioni e le consistenze dei tessuti.
Questo contrasto fra volumi, tagli esatti ed esuberanza decorativa è al centro della scena: piume, cascate di perle, ricami vanno in direzione opposta, si rivelano anarchici, decisi a sovvertire lo status di ogni capo.
Dopo due anni alla guida della maison la stilista sembra concedersi qualche deroga. Voleva essere un filo più teatrale del solito, ha confessato in un’intervista. E c’è riuscita assai bene creando efficaci contrasti.
Le silhouette sono voluminose, anche se sempre sorvegliate, mentre applicazioni e ricami scelgono l’esuberanza ma restano trattenute dall’essenzialità dei colori. Il risultato è interessante anche se forse non ancora ai massimi livelli che possiamo aspettarci.
Foto da Vogue
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