“Mi chiamava la petite fille triste” – dice Silvia Venturini Fendi ricordando lo scomparso Karl Lagerfeld che ha firmato insieme a lei questa collezione, l’ultima per la maison italiana. Una collezione che esplora e rivisita tutti i codici di stile che fanno parte del dna di casa Fendi sin da quando Karl stesso incontrò le donne della famiglia che ne hanno fatto la storia.
Ecco dunque i colletti edoardiani, le geometrie esatte delle cuciture, la linea ad A che disegna con perfezione un cappotto, la sagoma delle spalle a pagoda ma anche le sovrapposizioni di strati che giocano con le consistenze materiche.
Torna in passerella sia la pelle traforata che ha usato Karl per la prima volta, sia il logo a doppia F che ha disegnato nel 1981 rivisitandolo con la propria calligrafia e qui utilizzato come intarsio sullo shearling oppure nella maglia sottile di abiti e calze.
Abbondano le pellicce, un dettaglio di stile che lo stesso Lagerfeld ha ampiamente frequentato e rivisitato giocando con lavorazioni particolari, dagli intarsi ai profili a contrasto in materiale e colore dissonanti. La silhouette punta sugli anni 40.
Foto da Vogue
You must be logged in to post a comment Login