Clare Waight Keller ha detto di aver voluto mantenere un approccio il più possibile moderno a ogni capo per la sua linea Haute Couture Spring 2019 disegnata per Givenchy. La prima giacca destrutturata apparsa in passerella sembra confermare questa direzione: vita stretta e una lama di bianco su un singolo revers, un paio di leggings di latex in abbinamento.
È la terza linea di alta moda che la stilista cura per Givenchy ma è la prima nella quale ha voluto ripartire da zero: ha cercato una purezza di linee volutamente sposata alla purezza del setting, gli spazi delle gallerie vuote del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.
In questa ricerca di essenzialità emerge una donna dalla bellezza consapevole e contemporanea che veste capi impeccabilmente sartoriali e non punta necessariamente sugli effetti speciali. L’architettura è al centro di ogni cosa.
A questa ricerca di rigore si affianca anche – in una esatta dualità – una voglia di leggerezza affidata ai materiali impalpabili, alle frange sottilissime, ai pizzi, all’organza. Che però si piegano alle esigenze scultoree del singolo capo che impreziosiscono.
Foto da Vogue
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