Sull’ultima passerella di Prada per la linea primavera estate 2019 vige il rigore: di taglio, di linea, di volume. Le proporzioni sono smilze, i tagli esatti e anche se appare qualche scollatura molto audace, la geometria è talmente rigorosa da mettere in secondo piano la quantità di pelle esposta in favore di una precisione quasi matematica dell’abito.
Gli abiti sono quasi sempre tunichette dalla linea ad A e molto spazio si dà anche alle pencil skirt che intendono tornare a tutti gli effetti tra le tendenze dominanti. I riferimenti stilistici sono soprattutto provenienti dagli anni Sessanta e Settanta ma con quel tocco sempre ultra-contemporaneo che Miuccia Prada aggiunge alle sue creaizoni.
I dettami classici si accolgono per spezzarli dall’interno e rivoluzionarli tramite un gioco di fantasia che somiglia al rigore più conservatore mentre invece si sta, di fatto, smentendo categoricamente. La dualità è sempre al centro della scena.
Nonostante questa sottile ambiguità non ci sono mezzi termini su questa passerella: tutto è chiaro, evidente, tagliato con precisione chirurgica, indossato con la stessa esattezza.
Foto da Vogue
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