Quattrocenti ospiti, lo sfondo di Arles nel Sud della Francia e uno spettacolo all’aperto che una volta di più ha lasciato a bocca aperta: così è andata in scena la nuova collezione Resort 2019 di Gucci guidata ancora dal vulcanico Alessandro Michele.
Il mix and match è ancora al centro della scena, le ispirazioni provengono dall’epoca romana e dalle conquiste dell’imperatore Costantino ma sono miscelate abilmente a spunti digitali tipici dell’era contemporanea. Il risultato è spumeggiante, a volte spiazzante, sempre sorprendente.
La narrazione è come sempre stratificata, le ispirazioni provengono da ambiti molto diversi ma sono cucite insieme dalla sapiente arte creativa – e narrativa, certo – del direttore artistico della maison che ha ormai consolidato una visione molto precisa e che al solo vederla riconosciamo come Gucci.
Ci sono resti romani, cimiteri, fantasmi e spose, vibrazioni anni Settanta, il tweed inglese, frange e toghe in un turbine di spunti, derivazioni e ispirazioni che spiazza, lascia di stucco e al tempo stesso come falene ci attira verso la sua luce abbagliante.
Foto da Vogue
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