Pier Paolo Piccioli è riuscito nell’intento di proporre una collezione Haute Couture per Valentino che tenga conto anche di un approccio non troppo glam, persino casual. Casual quanto può esserlo un outfit di alta moda, s’intende.
Lo dimostra subito il primo look presentato in passerella, un completo pantalone del tutto essenziale ma arricchito da un cappotto ricchissimo, di colore giallo, come una maxi-ruche da indossare coordinata ad un incredibile cappello di piume turchese.
Esagerazione ricondotta entro canoni di essenzialità? È una contraddizione, certo, ma lo è sempre l’alta moda, la moda in generale e anche lo stilista in particolare, definito come un sognatore con i piedi ben piantati per terra.
Il resto della collezione segue il medesimo mood unendo linee semplici a volumi importanti, sovrapposizioni che giocano con il contrasto cromatico, costruzioni di altissimo valore sartoriale che abilmente si servono soprattutto di fiocchi e ruches dalle dimensioni sempre molto importanti.
Un tocco di stravaganza si sposa al rigore e ogni outfit contiene in sé spunti anni Cinquanta e Sessanta, persino una spolverata anni Ottanta, ma con una originalità di intenti che si riconosce a prima vista come molto, molto contemporanea.
Foto da Vogue
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