Goga Ashkenazi disegna la linea Resort 2018 di Vionnet ispirandosi ai principi poetici dell’arte giapponese. Sono wabi-sabi, l’imperfezione; miyabi, l’eleganza; shibui, la delicatezza; iki, l’originalità; hanami, la bellezza; jo-ha-kyu, il ritmo; yugen, il mistero; enso, l’abnegazione del sé.
Sembrano quasi tutti compiersi perfettamente in questa collezione per quanto ci sembri che l’ultimo sia decisamente più complicato da raggiungere quando si tratti di una linea moda, che per sua stessa natura rinuncia all’abnegazione e ha lo scopo invece di esprimere il sé, raccontarlo, renderlo visibile, addirittura esibirlo.
Il risultato generale è bellissimo e sposa i principi dell’arte giapponese alle tradizioni della storica maison francese, con i suoi abiti lunghi e leggiadri in leggerissimo chiffon, qui e là decorati da ricami e stampe floreali su seta.
Il riferimento ai kimono è evidente su alcuni capi e in qualche caso l’aggiunta di un pantalone essenziale ci fa tornare in mente la tenuta tradizionale da karate. I rimandi sono tanti e continui, sia alla cultura orientale che alla tradizione francese. E ci deliziano.
Foto da Vogue
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