Le collezioni Resort 2016 hanno un sapore spiccatamente architettonico anche per via della scelta delle location: per Chanel a Seoul si è trattato del Dongdaemun Design Plaza progettato da Zaha Hadid; per Dior che sfilerà oggi è stato scelto il Palais Bulles di Pierre Cardin in Costa Azzurra; Louis Vuitton ha optato per la futuristica casa di Bob Hope a forma di disco volante a Los Angeles.
Nicolas Ghesquière aveva visto 15 anni fa questa costruzione progattata da John Lautner, durante un viaggio a Toluca Lake, e se ne era innamorato. Ha pensato che fosse il setting ideale per la nuova sfilata della maison che guida.
La vista della valle davanti, uno spazio enorme a disposizione, quella atmosfera che ricorda una nave spaziale oppure un vulcano con un gusto anni Cinquanta e il paradosso esistente tra il brutalismo esterno e gli interni raffinati: praticamente la scelta perfetta.
Il luogo interagisce perfettamente con gli abiti che scelgono un simile approccio coreografico. Al centro c’è una nuova silhouette: gonne lunghe e fluide, linee allungate e sottili, cinture particolari strette in vita. Vita segnata anche per gli abiti interi, con micro-cappe sulle spalle leggermente scoperte. Si gioca con i materiali, specialmente sete e pelle lavorata al laser.
Foto da Style.com
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