Chanel ha scelto Seoul per presentare la nuova collezione Resort 2016 firmata come di consueto da Karl Lagerfeld che alla Corea si è ispirato direttamente nella scelta di tagli, decori e colori. Un mondo relativamente nuovo rispetto alle ben più frequentate tradizioni cinesi e giapponesi e il punto di vista culturale di questa sfilata si accorda perfettamente al setting prescelto.
Non ci si rivolge al passato, tanto per cominciare, ma al fenomeno moderno del K-Pop. La palette dunque è coloratissima, spesso zuccherosa. Tra gli ospiti lo stesso mix di icone contemporanee che la sfilata sembra ricreare in passerella, anche se quasi tutte occidentali. Un dettaglio che stride un po’ con gli intenti dello show ma in fondo l’internazionalità della maison è ben nota e il mercato dell’Estremo Oriente è ancora una terra di conquista per la moda.
Ma parliamo degli abiti. In più occasioni lo stilista tedesco ha dichiarato di non avere la più pallida idea di molte cose che riguardano la vita pratica e che il massimo che fa dentro casa è aprire la porta del frigorifero. Questa totale mancanza di approccio pratico alla vita si riflette anche sui capi che crea, a volte così ricchi e ingombranti che risulta complicato immaginarli nella vita reale.
Un altro dettaglio che si fa notare è la scelta di utilizzare un intreccio per il tweed che forma le parole Chanel, camelia e Cambon in lettere coreane direttamente nella trama del tessuto, una lavorazione esclusiva appositamente creata per questa sfilata.
Foto da Style.com
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