Con una vita passata tra l’Europa e l’America, uno sconfinato amore per Venezia, un’immersione costante nell’arte del suo tempo, Peggy Guggenheim è stata un perfetto personaggio da romanzo pur essendo una persona reale, viva, di cui molti conservano cari ricordi.
È a loro che è stato chiesto di ricordarla in un documentario dedicato alla donna che ha creato un modo nuovo di guardare il mondo, l’arte e la bellezza. Il titolo stabilisce subito il tono del documentario, Peggy Guggenheim – Art Addict.
Il suo interesse per l’arte, il surrealismo, il colore, l’astrazione concettuale ne ha fatto una delle personalità più influenti del suo tempo.
A firmare il documentario è Lisa Immordino Vreeland che aveva debuttato con un altro documentario sulla storica e indimenticabile direttrice di Harper’s Bazaar, Diana Vreeland. Questa volta il suo interesse si è focalizzato sulla figura della collezionista del ventesimo secolo che ha stretto amicizia con alcuni dei maestri del suo tempo, da Cocteau a Duchamp, da Rothko a Beckett.
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